La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

venerdì 12 febbraio 2010

LETTERA APERTA AL SINDACO SUL REGOLAMENTO URBANISTICO

AL SINDACO DEL COMUNE DI AREZZO
Avv. Giuseppe Fanfani


Arezzo, 1 febbraio 2010

Egregio Sig. Sindaco

Il Sindacato INARSIND, sollecitato dagli iscritti, si è fatto promotore di questa raccolta di firme di Ingegneri, Architetti e Geometri che risiedono ed esercitano la professione nel Comune di Arezzo, per portare alla attenzione Sua personale e di tutte le forze politiche, il malessere e l’insoddisfazione dei professionisti in ordine alla forma e alla sostanza del Regolamento Urbanistico di recente adozione.
Preliminarmente La invitiamo a tenere ben presente il tempo trascorso dal lontano anno 2000, data di avvio del procedimento per il Piano Strutturale, ad oggi, e a valutare che ancora il Regolamento Urbanistico non ha concluso il suo iter.
Delle traversie del PS ne conosciamo bene le cause, in buona parte estranee all’Amministrazione che Lei dirige, che hanno contribuito a dilatare i tempi, ma ciò non toglie nulla al fatto che 10 anni di attesa sono troppi per qualsiasi città, a maggior ragione per Arezzo che da tempo mostra segni di grande difficoltà, certificata anche da recenti statistiche nazionali.
E adesso, dopo tutti questi anni, arrivati alla fase decisiva, scopriamo uno strumento che, nonostante l’enorme quantità di dati è, paradossalmente, lacunoso e, nella sua ridondanza normativa, impreciso.

L’idea fondamentale del Regolamento, cioè la crescita della città al proprio interno e il potenziamento della struttura urbanistica e sociale delle frazioni da ottenere attraverso una serie di interventi pubblici e privati di piccole dimensioni, è assolutamente condivisibile e la riteniamo una scelta appropriata alla situazione economica attuale la quale richiede una quantità di investimenti di modesta dimensione.

Ma il progetto non è stato capace di restituire tale idea ed anzi, in gran parte, la nega:

  • l’incredibile aggravio di oneri economici, difficilmente tollerabili anche in una situazione di sviluppo, andranno a gravare sul prezzo finale, cioè sul consumatore, facendo così da freno all’avvio di ogni iniziativa;
  • l’incremento dei costi per le nuove leggi nazionali, amplificate dal Regolamento, sommato a quelli delle nuove prescrizioni del Regolamento stesso produrranno una abnorme lievitazione dei costi di produzione;
  • gli errori, d’impostazione generale e di dettaglio, della disciplina del patrimonio edilizio esistente, la rendono inutilmente punitiva dei bisogni dei cittadini e permetteranno ben pochi miglioramenti delle loro condizioni abitative.


Sono presenti nel piano una quantità e una qualità tale di “errori” sulla lettura stessa della destinazione di intere aree urbanizzate e di edifici, e quindi sulle previsioni, da creare enormi problemi economici a imprese, privati, commercianti, artigiani; tali errori dovranno essere eliminati nel più breve tempo possibile, abbandonando lo spirito dirigista che ha guidato le scelte delle destinazioni d’uso, e favorendo invece il massimo di flessibilità sulle trasformazioni per ottenere la pluralità di funzioni che la cultura urbanistica più avveduta ritiene ormai indispensabile per un pieno utilizzo di ogni parte della città.

Noi professionisti aretini, però, siamo anche preoccupati per la grande difficoltà interpretativa di norme pletoriche e contraddittorie tra loro, che metteranno a rischio qualsiasi assunzione di responsabilità da parte nostra anche per interventi di modestissima entità. La semplificazione normativa, più volte richiesta dagli Ordini professionali, è un dovere della pubblica amministrazione e un diritto per tutti i cittadini, compresi i tecnici. Come Lei ben sa, signor Sindaco, senza certezza del diritto si minano le basi stesse del contratto sociale che obbliga ognuno al rispetto delle leggi, con ciò spingendo la società verso l’arbitrio e l’illegalità. La lettura di testi ed elaborati grafici farraginosa e priva di una struttura logica coerente non può che favorire incertezza, indeterminatezza, disparità di trattamento tra i tecnici e tra i cittadini e questo non è accettabile.
Tali e tanti sono i casi che potremmo portare ad esempio che sarebbe troppo lungo enumerarli per lo scopo di questo documento, ma diventeranno invece oggetto di separate osservazioni.

Tuttavia il piano è ormai adottato e noi vogliamo operare con spirito positivo e propositivo per trovare una soluzione che consenta:
  • alla città di dotarsi rapidamente di uno strumento agile per dare risposte certe ai cittadini e rimettere in moto, come dicevamo, un processo economico fatto di piccoli investimenti diffusi, e perciò di dare priorità alla “disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti”, nel rispetto della Legge Urbanistica Regionale n° 1/2005, Art. 55, comma 1 lettera a.
  • all’amministrazione di lavorare, immediatamente dopo e con tempi prefissati, alla “disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio”, nel rispetto della Legge Urbanistica Regionale n° 1/2005, Art. 55, comma 1 lettera b.
  • ai professionisti di operare con una ragionevole certezza normativa.
Tutto ciò sarà possibile solo con un radicale taglio e revisione di un testo contradditorio e sbagliato nella forma e nella sostanza e con la consapevolezza della gravità del momento per l’economia della città nel suo complesso che richiede decisioni rapide ed efficaci.

Chiediamo perciò a Lei, Signor Sindaco come a tutta la classe politica aretina, una assunzione di responsabilità adeguata alla difficoltà del momento, che permetta di fare le scelte migliori, ancorché difficili, rimettendo nelle mani dell’Amministrazione ogni opzione possibile sul metodo da seguire, ma avendo ben presente il fatto che lo strumento adottato, senza profondi e radicali cambiamenti, sarà in gran parte inutilizzabile, diventerà fonte certa di contenzioso legale e amministrativo, lascerà di fatto la città in uno stato di sospensione pressoché totale di ogni attività economica oltre che edilizia.

INARSIND AREZZO
Il Consiglio Direttivo

HANNO DATO LA LORO ADESIONE
I SEGUENTI PROFESSIONISTI:



Leonardo AGNELLI Ingegnere
Fabrizio ANDREONI Architetto
Chiara ANGIOLI Architetto
Sara ARGENTO Architetto
Massimo ARRIGHI Architetto
Mario BALDINI Architetto
Mauro BALDO Architetto
Silvio BALDO Geometra
Massimiliano BAQUÈ Architetto
Maurizio BARBAGLI Architetto
Mauro BARBERI Geometra
Daniele BARELLI Architetto
Mario BARTOLOMMEI Architetto
Marco BECUCCI Ingegnere
Alessandro BELARDINI Geometra
Claudio BENIGNI Geometra
Paolo BERTI Ingegnere
Carlo BIAGINI Ingegnere
Luca BIANCONI Geometra
Antonio BIGI Architetto
Andrea BIGLIAZZI Geometra
Alessio BISACCIONI Geometra
Barbara BISACCIONI Architetto
Bruno BOLLI Ingegnere
Marino BOTTI Architetto
Alessandro BOVI Architetto
Piero BRACCIALI Ingegnere
Francesco BRACONI Geometra
Alessandro BRUNI Geometra
Gabrio CANESCHI Geometra
Cesare CANTUCCI Architetto
Massimo CAPACCI Geometra
Fabio CAPPETTI Ingegnere
Lucio CAPPETTI Ingegnere
Gianluca CARDESI Geometra
Lorenzo CARI Geometra
Marco CARNESCIALI Ingegnere
Francesca CASI GHIANDAI Geometra
Massimiliano CASI GHIANDAI Geometra
Veronica CASI GHIANDAI Architetto
Giocondo CASINI Geometra
Francesco CECCARELLI Architetto
Stefano CECCATELLI Ingegnere
Alberto CECCHERELLI Geometra
Francesco CERINI Geometra
Aldo CIABATTI Geometra
Alessandro CINELLI Architetto
Giovanni CITTADINI Architetto
Alessandro CLEMENTE Geometra
Maria Giovanna CLEMENTE Geometra
Daniela CLERICI Ingegnere
Marcello CORNACCHINI Geometra
Serena CORSI Geometra
Alessandro COZZI Geometra
Pietro CRETELLA Ingegnere
Azelio CRULLI Architetto
Stefano DEL SANTO Architetto
Mauro DENCI Architetto
Fabrizio DI SANGRO Architetto
Mauro DI SANGRO Geometra
Alessandro DONATI Architetto
Sara DONATI Ingegnere
Massimo DRAGONI Ingegnere
Massimo DROANDI Architetto
Enrico EUSTORGI Architetto
Corrado EVANGELISTI Geometra
David FALSETTI Architetto
Alessandro FARALLI Ingegnere
Alessandro FEI Ingegnere
Fabio FERRINI Architetto
Giorgio FORNASARI Architetto
Luca FRANCI Geometra
Giuliana FRANGIPANI Architetto
Andrea FRISCIA Geometra
Giorgio FRONTANI Ingegnere
Claudia GABBRIELLI Ingegnere
Alessandro GAILLI Geometra
Elena GALLAI Architetto
Patrizia GALLI Geometra
Rossano GALLORINI Geometra
Anadela GAMURRINI Architetto
Francesco GAZZABIN Architetto
Enrico GENNAI Ingegnere
Alessandro GEPPETTI Geometra
Giancarlo GEPPETTI Architetto
Alessandro GHEZZI Ingegnere
Marco GHIANDAI Geometra
Elisa GIALLI Architetto
Mario GIANI Geometra
Silvia GIANI Geometra
Simone GIANNULLO Ingegnere
Antonella GIORGESCHI Architetto
Paolo GIUSTI Ingegnere
Paolo GIUSTINI Ingegnere
Veronica GRANELLI Architetto
Alessandro GRAZIANO Geometra
Roberto GRIGIOTTI Geometra
Sara GUADAGNOLI Architetto
Umberto GUARNACCI Architetto
Fabio GUIDELLI Geometra
Claudio INZITARI Ingegnere
Savio LALLETTI Geometra
Mirko LATORRACA Geometra
Antonio LEONARDI Architetto
Elisa LEONARDI Architetto
Lucio LEONARDI Geometra
Michele LIBERATORI Architetto
Andrea LISCHI Geometra
Alfredo LISI Architetto
Antonio LIVI Geometra
Marco LIVI Geometra
Francesco LOVRENCIE Ingegnere
Roberto LUCONI Architetto
Nicola MAFUCCI Architetto
Gabriele MARCHI Architetto
Andrea MARIOTTINI Geometra
Fabio MASCARUCCI Architetto
Mario MASCHI Architetto
Luca MASETTI Geometra
Pelagatti MASSIMO Architetto
Cristina MAZZESCHI Architetto
Valentina MAZZI Geometra
Alessandro MELIS Architetto
Franco MENCARONI Architetto
Romina MENCHINI Geometra
Francesco MISURI Architetto
Chiara MODESTINI Architetto
Salvatore MONACA Architetto
Monia MONINI Geometra
Massimo MORANDI Ingegnere
Scartoni MORENA Geometra
Simone MORI Ingegnere
Pier Paolo NENCIOLI Architetto
Marta OCCHI Architetto
Mauro OCCHINI Geometra
Stefania PACI Architetto
Claudio PAGGETTI Architetto
Francesco PAGLIAI Ingegnere
Pietro PAGLIARDINI Architetto
Eugenio PALLINI Geometra
Renato PANFOLI Ingegnere
Marco PARI Geometra
Giorgio PARIGI Geometra
Monia PARRONCELLI Geometra
Desirè PASINI Architetto
Giovanni PASSUELLO Architetto
Giovanni PENNACCHINI Architetto
Giulia PIEROZZI Geometra
Paolo POLEZZI Architetto
Remo POLEZZI Architetto
Lisa POLLINI Architetto
Gherardo PRANZINI Geometra
Claudia PRIMAVERA Architetto
Mauro PROCINO Architetto
Erika RICCI Architetto
Lucio RICCIARINI Geometra
Marta RICCIARINI Geometra
Nunzio RIMMAUDO Architetto
Francesco ROMAGNOLO Architetto
Andrea ROMEI Geometra
Ruben ROMUALDI Architetto
Roberto ROSSI Ingegnere
Giovanni RUPI Architetto
Pier Lodovico RUPI Arch.-Ing.
Filippo SALVADORI Ingegnere
Francesco SALVI Ingegnere
Loretta SALVI Architetto
Azzurra SALVINI Geometra
Fabiano SBRIGHI Geometra
Morena SCARTONI Geometra
Andrea SCIADINI Architetto
Alessandro SENNATI Geometra
Luciano SENSERINI Architetto
Alessandro SERAFIERI Geometra
Marco SERAFINI Architetto
Pasquale SERBINO Geometra
Marcello SERBOLI Geometra
Corsi SERENA Geometra
Mirko SERPILLI Architetto
Andrea SESTINI Ingegnere
Roberto SEVERI - N° 314 Architetto
Roberto SEVERI - N° 547 Architetto
Paolo SISI Ingegnere
Emanuela SPIGNOLI Architetto
Daniele TALOZZI Architetto
Laura TAVANTI Architetto
Leonardo TAVANTI Geometra
Massimo TAVANTI Architetto
Patrizia TENTI Architetto
Stefano TIBERI Ingegnere
Claudio TINTI Architetto
Nicoletta TINTI Ingegnere
Enzo TRETOLA Architetto
Giuseppe TORINI Geometra
Micaela VALDAMBRINI Architetto
Emanuele VALENTINI Geometra
Carlo VANNUCCI Architetto
Osvaldo VENTURINI Geometra
Roberto VERDELLI Architetto
Giuseppe VIGLIAROLO Geometra
Donatella VIVIANI Architetto