Dal 6 giugno è scattato l'obbligo della fattura
elettronica verso la Pubblica amministrazione.
Gli esperti di
turno hanno illustrato gli enormi vantaggi che ne seguiranno tra cui "agevolare
anche l’attivazione dei pagamenti" (SIC) come se i ritardi dipendessero
dal cartaceo.
Attenzione
però: "l’obbligo richiesto per Fatturare alla PA non prevede
esclusivamente il passaggio dal cartaceo al digitale, ma impone l’adozione di un
formato “elettronico-strutturato”, cioè scritto in un XML secondo la sintassi
del “Tracciato_FatturaPA" con firma digitale, programma da scaricare e una
notevole dose di informazione aggiuntive da indicare, oltre all'obbligo di
conservare i documenti per tempi ancora più lunghi.
Tra
virgolette si riporta quanto indicato al sito delll'Agenzia delle Entrate:
"non si potrà procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP. Al fine di facilitare la predisposizione della fattura elettronica, il cui formato è descritto nell’allegato A al DM n. 55/2013 e nelle “specifiche tecniche operative del formato della fattura del sistema di interscambio”, si segnala che, il Codice Unitario Progetto (CUP) e il Codice Identificativo Gara (CIG) devono essere inseriti in uno dei blocchi informativi 2.1.2 (Dati Ordine Acquisto), 2.1.3 (Dati Contratto), 2.1.4 (Dati Convenzione), 2.1.5 (Dati Ricezione) o 2.1.6 (Dati Fatture Collegate), in corrispondenza degli elementi denominati “CodiceCUP” e “CodiceCIG”, del tracciato della fattura elettronica la cui rappresentazione tabellare è pubblicata sul sito www.fatturapa.gov.it."
In pratica, con questo sistema, lo stato chiede ai
lavoratori autonomi e alle imprese di supplire alle proprie carenze comunicando informazioni utili per gestire la
spesa pubblica.
Ma pensiamo veramente che, con simili imposizioni ai
privati, la PA funzionerà meglio i e che i lavoratori autonomi saranno, così, stimolati a modernizzarsi? Se così fosse
dovremmo assistere ad una drastica riduzione del numero di dipendenti pubblici
e della relativa spesa.
La firma elettronica è, invece, un ulteriore gravame
fatto per giustificare l' elefantiaca burocrazia pubblica, in danno dei
lavoratori autonomi, già ampiamente massacrati.
Chi riceve un
sicuro stipendio dallo stato può anche dilettarsi con questo linguaggio. Chi
invece è libero professionista, imprenditore e vive del proprio lavoro vede solo peggiorare ulteriormente la propria
situazione. Non è con simili imposizioni che si semplifica l'ormai
insopportabile morsa della burocrazia. Occorre, invece, ridurre il numero e la complessità degli
adempimenti burocratici e, conseguentemente, la dimensione e i costi della PA.
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