Dopo la lettera
del 25 settembre u.s. che INARSIND ha inviato all’Amministrazione Comunale,
con la quale si chiedevano tempi certi e programmati per la variante, ci è stato comunicato che é iniziato l’iter
di discussione della modifica.
I principi illustrati sembrano
andare nella direzione di un miglioramento delle attuali norme e non poteva
essere altrimenti visto che peggiorare la situazione sembra veramente
impossibile. Alcune delle modifiche chieste da INARSIND sembra che siano
state accolte come principio di
carattere generale. Non è stato, però, possibile analizzare in dettaglio l’articolato
della proposta di Variante. L’esperienza ci ha mostrato che le enunciazioni di
principio devono essere seguite da norme scritte chiare che non contraddicano
gli enunciati. E’ inoltre necessario che le nuove norme cambino radicalmente
rotta per essere più efficaci e rispettose della nostra storia e tradizione.
Per esempio, appare ancora fuori luogo una serie di regole normative (che
verranno trasferite nel Regolamento Edilizio) che potrebbero condizionare pesantemente la gamma del costruito, determinando
nuove tipologie edilizie del tutto slegate dalle esigenze dei cittadini e
vincolanti in modo inaccettabile per le future ristrutturazioni edilizie.
Altra questione ancora da
definire in modo soddisfacente è la liberalizzazione delle funzioni sia per la
nuova edificazione che per il riutilizzo dei manufatti sottoutilizzati. Le
regole spicciole sulle altezze o sulle superfici accessorie così come le
possibilità di cambio di destinazione d’uso determinano la qualità della nostra
città precludendo o meno la possibilità di riadattamenti di qualità nel futuro.
Per questo motivo INARSIND chiede
che la bozza venga trasmessa al più presto e in modo ufficiale agli organi
consiliari, alle categorie economiche e ai professionisti per poi aprire una discussione pubblica alla
quale possano partecipare tutti i tecnici e i cittadini interessati e non solo
quelli invitati a piccoli gruppi.
Arezzo 10 ottobre 2012
Il Presidente Alessandro Cinelli
Architetto
Il Segretario Pietro Pagliardini Architetto
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