La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

mercoledì 10 ottobre 2012

VARIANTE ALLE N.T.A. DEL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI AREZZO


Dopo la lettera del 25 settembre u.s. che INARSIND ha inviato all’Amministrazione Comunale, con la quale si chiedevano tempi certi e programmati per la variante,  ci è stato comunicato che é iniziato l’iter di discussione della modifica.
I principi illustrati sembrano andare nella direzione di un miglioramento delle attuali norme e non poteva essere altrimenti visto che peggiorare la situazione sembra veramente impossibile. Alcune delle modifiche chieste da INARSIND sembra che siano state  accolte come principio di carattere generale. Non è stato, però, possibile analizzare in dettaglio l’articolato della proposta di Variante. L’esperienza ci ha mostrato che le enunciazioni di principio devono essere seguite da norme scritte chiare che non contraddicano gli enunciati. E’ inoltre necessario che le nuove norme cambino radicalmente rotta per essere più efficaci e rispettose della nostra storia e tradizione. Per esempio, appare ancora fuori luogo una serie di regole normative (che verranno trasferite nel Regolamento Edilizio) che potrebbero condizionare  pesantemente la gamma del costruito, determinando nuove tipologie edilizie del tutto slegate dalle esigenze dei cittadini e vincolanti in modo inaccettabile per le future ristrutturazioni edilizie.
Altra questione ancora da definire in modo soddisfacente è la liberalizzazione delle funzioni sia per la nuova edificazione che per il riutilizzo dei manufatti sottoutilizzati. Le regole spicciole sulle altezze o sulle superfici accessorie così come le possibilità di cambio di destinazione d’uso determinano la qualità della nostra città precludendo o meno la possibilità di riadattamenti di qualità nel futuro.
Per questo motivo INARSIND chiede che la bozza venga trasmessa al più presto e in modo ufficiale agli organi consiliari, alle categorie economiche e ai professionisti  per poi aprire una discussione pubblica alla quale possano partecipare tutti i tecnici e i cittadini interessati e non solo quelli invitati a piccoli gruppi.

Arezzo 10 ottobre 2012
Il Presidente Alessandro Cinelli Architetto
Il Segretario Pietro Pagliardini Architetto

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