La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

venerdì 10 febbraio 2012

ENRICO MILONE: L'ANOMALO RUOLO DELL'ORDINE

Il giorno 8 febbraio scorso abbiamo partecipato alla Assemblea aperta 150K, tenuta a Roma, organizza dal blog amatelarchitettura insieme ad una rete di architetti, ingegneri e blog e siti.

L'assemblea è partita da 10 domande sulla condizione professionale dell'architetto poste da amatelarchitettura, che hanno suscitato notevole interesse e molti commenti, tanto da trasformarsi in una iniziativa di più ampio respiro il cui inizio è stata proprio l'Assemblea aperta a Roma.

Durante l'assemblea vi sono stati numerosissimi interventi di architetti provenienti da ogni parte d'Italia, da Palermo a Milano, di ogni età e con situazioni professionali molto diverse.
Molti gli ex Consiglieri dell'Ordini e anche Consiglieri in carica, rappresentanti dei vari sindacati e di Confedertecnica. A questo incontro seguirà la formazione di gruppi di lavoro su temi specifici.
Gli argomenti più trattati sono stati le liberalizzazioni, la difficile situazione economica attuale che costringe molti colleghi, soprattutto giovani, a lasciare la partita IVA a causa dei costi insostenibili rispetto agli incarichi e alle entrate che si assottigliano fino a sparire, la mancanza di rappresentanza degli architetti, stretti tra gli Ordini professionali che non possono, per legge e nei fatti, rappresentare tutti i vari profili dell'architetto, da una parte, e la debolezza economica dei sindacati, che ne riduce l'operatività, dall'altra.

Di grande significato, in questo senso, l'intervento di Enrico Milone, che tutti gli architetti conoscono per aver studiato sul suo libro Manuale della professione, già Presidente dell'Ordine di Roma e componente del CNA, Consiglio Nazionale degli Architetti, quindi un uomo che incarna "l'istituzione Ordine".
 Da lui, pure così legato per storia e cultura al sistema ordinistico, che conosce in ogni suo aspetto, sono state dette parole importanti che denunciano una condizione di sostanziale illegittimità di rappresentanza, ai sensi delle legge istitutiva, che rende peraltro difficile la nascita di veri organi di rappresentanza per gli architetti. Su questa lunghezza d'onda si è mossa la grandissima maggioranza degli interventi, consiglieri ed ex consiglieri compresi, con l'eccezione di un consigliere di Pescara il quale, tuttavia, ha fatto dei distinguo in base alle "persone" che appartengono ai consigli, con ciò confermando tuttavia l'esistenza del problema.

Vogliamo rendere chiari a tutti i concetti espressi dall'Arch. Enrico Milone, che INARSIND condivide totalmente, con il video che segue. Milone dimostra una grande capacità di interpretare la realtà smentendo così il luogo comune che l'età rende necessariamente conservatori e nostalgici.

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