La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

PdL n. 164 "Disposizioni per la realizzazione di manufatti di supporto all'attività venatoria dei cinghiali"


Oggetto: Invito Consultazioni PdL n. 164 "Disposizioni per la realizzazione di manufatti di supporto all'attività venatoria dei cinghiali" per il giorno 13 settembre 2012 ore 11,30.
Confedertecnica Regionale, nel ringraziare per l’invito ricevuto, e dopo analisi del testo della PdL 164, esprime il seguente parere.
Le problematiche illustrate nella relazione introduttiva alla PdL derivanti dall’aumento del numero di ungulati appaiono del tutto condivisibili come anche del tutto logica sembra la possibilità di avere strutture al servizio delle squadre di cacciatori.
Nella lettura dell’articolato si è avuta invece l’impressione che gran parte  delle norme proposte siano ripetizione di leggi già esistenti col rischio di generare confusione e sovrapposizione.
Alcuni vincoli e norme contenuti nella PdL sono comunque esistenti e non necessitano di una nuova legge regionale.
Altri vincoli è indicazioni appaiono invece pertinenti ai regolamenti edilizi e/o urbanistici dei singoli comuni con la relativa possibilità di costruzione di simili manufatti.
Non si capisce per quale motivo sia stata introdotta la limitazione nell’adattamento dei manufatti per annessi agricoli esistenti dal momento che, di fatto, qualsiasi annesso esistente in campagna può essere usato, con o senza modifiche interne, per le squadre di cacciatori, a prescindere dalle leggi regionali.
In definitiva questa PdL sembra da una parte sovrapporsi a leggi già esistenti e dall’altra limitare l’autonomia delle amministrazioni locali (i Comuni) nella scelta del modo in cui dare risposta alle esigenze dei propri cittadini.
Il vincolo di supporto alla attività venatoria dei cinghiali (art. 3) istituisce una curiosa nuova tipologia  tra le destinazioni d’uso. Se ad esempio la squadra di cacciatori dovesse non esistere più cosa succede? Si dovrà demolire il manufatto?  E se cambia il caposquadra? E se si mettono a cacciare i caprioli invece dei cinghiali? Questa cosa farebbe pensare a manufatto precario come precaria e inusitata è la destinazione d’uso citata.  Dal resto dell’articolato si evince, però,  che potrà essere eseguito anche un manufatto  in muratura, con pagamento degli oneri.  Tutto ciò aumenta i margini di aleatorietà della norma che in definitiva appare contraddittoria se non in palese contrasto con i principi basilari della chiarezza nel governo del territorio.
A riguardo delle destinazioni d’uso occorre inoltre precisare che gran parte dei RU toscani contiene un elenco di destinazioni d’uso rispetto alle quali sono considerate le variazioni. Con questa nuovo tipo di destinazione, in molti casi occorrerebbe probabilmente modificare gli strumenti comunali con i relativi costi.
Per questo motivo crediamo utile riflettere sulla necessità e sulla opportunità di tale PdL.
Nello stesso tempo chiediamo una riflessione generale sul sistema normativo urbanistico ed edilizio che si è andato costituendo in Toscana al fine di:
·          semplificare il numero delle leggi;
·          evitare sovrapposizioni e incongruenze con la normativa nazionale;
·          limitare drasticamente gi aspetti della vita quotidiana di ogni cittadino che devono essere sottoposti a legge regionale;
·          lasciare il dovuto spazio alla autonomia dei singoli comuni che anche ultimamente (per esempio con alcuni aspetti delle legge 40/2011) hanno visto ridursi in modo drastico i propri spazi di manovra in danno della possibilità di riutilizzare il patrimonio esistente;

A tal fine Confedertecnica Regione Toscana si dichiara disponibile a qualunque forma di collaborazione.
Nel ringraziare si porgono
Distinti Saluti
Valentina Stefanini Ingegnere,  Silvia Lucchesini Architetto,  Alessandro Cinelli Architetto.

1 commento:

inarsindarezzo ha detto...

In commissione le associazioni dei cacciatori si sono dichiarate contente. Le associazioni degli agricoltori hanno manifestato disagio perché loro, se vogliono fare un annesso agricolo, devono seguire un iter burocratico molto più lungo di quello riservato con questa PdL ai cacciatori. Qualche associazione ambientalista ha protestato perchè non si è indicata una altezza massima. Il Presidente della 6A Commissione ha elogiato la PdL sostenendo, tra le altre cose, che si tratta di manufatti precari. Leggendo gli articoli, come evidenziato nell'osservazione di Confedertecnica, risulta invece che i manufatti possano essere anche in muratura ("tipologie e materiali tradizionali") e che debbano pagare gli oneri. Mah !!!
Alessandro Cinelli