La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

venerdì 10 dicembre 2010

ATTIVITA' E INIZIATIVE

Ai membri del Direttivo di InarSind Arezzo
Oggetto: Convocazione del Consiglio Direttivo di Inarsind presso la CAT (Commissione Assetto del Territorio) del Comune d Arezzo il giorno giovedi 16 dicembre ore 15,00 negli uffici dell'urbanistica in via Cesalpino.

Cari colleghi Ingegneri e Architetti

Il 6 novembre 2009 è stato adottato dall’amministrazione comunale il RU.
Il 1 febbraio 2010 è stata inviata al Sindaco, da InarSind, la lettera aperta firmata da 200 professionisti
aretini che giudicavano molto negativamente lo strumento adottato .
Il 21 maggio 2010 sono state rinnovate le cariche del Sindacato con l’inserimento anche di Architetti nel consiglio direttivo al fine di rendere più efficace la dialettica sulla materia urbanistica del Regolamento.
Nel giugno 2010 l’amministrazione comunale ha formalizzato l’incarico professionale esterno per la
redazione delle controdeduzioni alle osservazione al RU. (circa 7 mesi dopo l’adozione).
Il 6 luglio 2010 InarSind ha organizzato il convegno alla Borsa Merci su REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO:LINEE-GUIDA E TEMPI CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTENDE SEGUIRE ALLA LUCE DELLE NUMEROSE OSSERVAZIONI PERVENUTE.

In quella occasione l’Assessore all’Urbanistica ha comunicato l’impegno dell’amministrazione comunale per approvare il RU entro l’anno.
Nel comunicato stampa del 27 luglio InarSind prendeva atto di quanto detto dal Sindaco e dall’Assessore all’Urbanistica e affermava di considerare la rapida approvazione del RU come il male minore, per poi
ricominciare daccapo dopo le prossime elezioni amministrative.
Il 27 settembre 2010 InarSind ha organizzato, per la parte urbanistica, il convegno su Il riuso delle aree
produttive:sviluppo e trasformazione della città -Il caso dell'area ex Lebole.
In quella occasione fu osservato come il Bando voluto dall’amministrazione sull’ Area ex Lebole contenesse
regole tali da prevedere una sola proposta. Così è stato e il bando è sembrato una inutile perdita di tempo e
risorse, dal momento che la legislazione prevede la possibilità di discutere (con i Piani Complessi) le
proposte inviate direttamente dai proprietari.
Per l’area ex Lebole, Il Sindaco ha indicato la bontà della proposta pervenuta da parte della proprietà,
anche perchè “privilegia” una cordata di imprenditori locali.
Nel comunicato stampa del 4 dicembre InarSind ha evidenziato come l’intenzione di privilegiare le “cordate
locali” riguardi solo gli imprenditori e non i professionisti aretini.

I professionisti aretini sono già duramente provati e in crisi non solo a causa delle condizioni nazionali
dell’economia ma anche in ragione di un RU astruso e incomprensibile che, essendo solo adottato, rende
obbligatoria la “doppia conformità” col precedente PRG.

Altro motivo di crisi dei professionisti aretini è l’uso che l’amministrazione comunale fa della legge sugli
appalti della progettazione, privilegiando il “Massimo ribasso” senza usare “L’offerta economicamente più
vantaggiosa” (come per esempio fa la Provincia) con situazioni che, oltre a mortificare la nostra professione, danneggiano anche l’interesse pubblico, come evidenziato dall’Autorità di Vigilanza con Determinazione n. 6 del 27 luglio 2010.

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno e l’approvazione del RU non sembra affatto imminente.
Si ha invece l’impressione che, durante i mesi scorsi, le risorse umane ed economiche dell’amministrazione
comunale siano state utilizzate per operazioni esterne al RU, ritardandone l’approvazione.
Per questo motivo abbiamo richiesto un incontro con la CAT al fine di essere messi al corrente dello stato
dei lavori e per esprimere le nostre preoccupazioni.

Io credo che bisognerà dire che:
1. l’approvazione del RU riguarda tutta la città e tantissimi privati cittadini che avrebbero intenzione
di trasformare i propri edifici;
2. tutto ciò sarebbe una importantissima boccata di ossigeno anche per tantissimi professionisti ora
bloccati;
3. privilegiare alcune grandi aree, lasciando indietro il RU, oltre ad essere ingiusto per l’intera città,
danneggia anche profondamente i professionisti locali, a favore dei grandi studi esterni.
Vi chiedo di esprimere la vostra opinione sulle considerazioni che ho esposto, di integrarle o di modificarle
per redigere un documento base da portare alla CAT.

Cordiali Saluti
Alessandro Cinelli
Presidente INARSIND Arezzo

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