La categoria dei Liberi professionisti
deve provvedere alla sua difesa con tutti i mezzi più risoluti, attraverso organizzazioni sindacali ad adesione libera,
sottratte ad ogni disciplina e gerarchia statale, limitate ai soli puri professionisti,
ossia a coloro che, unicamente da contratti di opera e mai da remunerazioni a tempo o a stipendio e quindi da lavoro subordinato,
anche se intellettualmente di alto grado, traggono i materiali mezzi della propria sussistenza".
Amadeo Bordiga, cofondatore del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti – Napoli, 1950

sabato 22 settembre 2012

IL SITO WEB DEL CNA E' LO SPECCHIO DELLA SUA UTILITA' ED EFFICIENZA?


Queste sono le immagini copiate con Printscreen delle pagine principali del sito del CNAPPC. Fate bene attenzione, la prima è la Home page, le altre sono le pagine indicate nel menu in alto.
Abbiamo aggiunto in alto ad ognuna delle quattro pagine, in alto, titoli in bianco delle pagine:
Se volete vedere meglio potete cliccare sull'immagine, ma fidatevi: sono tutte uguali.
Non è un fatto occasionale di manutenzione, è così sempre.
Manca la quinta pagina per motivi di composizione, ma non vi date pena, è uguale alle altre.
Domanda: quanto costa tenere in vita, o meglio in morte, questo sito? Speriamo quanto l'informazione che offre, cioè ZERO.
Se il CNA svolge bene il suo compito come tiene il suo (nostro?) sito, stiamo messi male.

P. S. Se qualcuno fosse come San Tommaso, può verificare di persona:
CONSIGLIO NAZIONALE ARCHITETTI PPC

4 commenti:

Unknown ha detto...

Anche il CNA, come il CNI, vanno riformati profondamente altrimenti tanto vale rottamare anche queste istituzioni ormai inutili e mangiasoldi.

Pietro Pagliardini ha detto...

Caro Sandro
qui mi sembra tutto irriformabile. Oramai le "istituzioni" hanno preso il sopravvento, a tutti i livelli, e sono diventate del tutto autonome e indipendenti da chi le elegge e dalle loro funzioni. Oggi osservavo che quando arriva la mail con le news dell'Ordine architetti di Arezzo, chiamano il sito, con grande serietà, "Istituzionale".
Questo ti dà il senso di quanto credono in se stessi e di quanto abbiano perso il contatto con la realtà.
Ma hanno ragione, possono fare ciò che vogliono. E siamo ad Arezzo, dove nessun consigliere percepisce emolumenti di sorta. Pensa te i consigli nazionali cosa possono essere e quale considerazione possono avere di se stessi: semidei, appena sotto, ma di poco, a quelli del governo. Forse non c'hanno la pensione, pardon, l'indennità.
D'altronde basta leggere il bilancio del CNA per capirlo o almeno intuirlo: 400.000 euro all'anno per una rivista mai vista. Si vede che avranno perso il mio indirizzo, anche la mail, quella che mi hanno dato loro.
Più sali di livello e più gli apparati sono autoreferenziali. Sono state parzialmente colpite le province per dare un contentino al popolo incazzato che voleva il sangue, colpendo l'anello più debole. Ma il resto è intatto.
La riforma delle professioni è una farsa, infatti non resta che riderci sopra. Una finta liberalizzazione in perfetto stile europeo: dobbiamo stare sul mercato ma alle condizioni dettate dall'alto e da chi non è stato neppure eletto e da chi non ha mai fatto la professione ma, al amssimo, il cosìdetto "Gran commis". I tecnici che tutto sommato valgono meno dei politici, i tecnici che fanno le leggi e poi ce le fanno controllare, nel caso non ci avessero fatto male a sufficienza. Siamo nel surreale estremo.
Noi continuiamo a fare la nostra parte, hai visto mai? C'è sempre la possibilità del "cigno nero".
Ciao
Piero

Pietro Pagliardini ha detto...

Caro Sandro
qui mi sembra tutto irriformabile. Oramai le "istituzioni" hanno preso il sopravvento, a tutti i livelli, e sono diventate del tutto autonome e indipendenti da chi le elegge e dalle loro funzioni. Oggi osservavo che quando arriva la mail con le news dell'Ordine architetti di Arezzo, chiamano il sito, con grande serietà, "Istituzionale".
Questo ti dà il senso di quanto credono in se stessi e di quanto abbiano perso il contatto con la realtà.
Ma hanno ragione, possono fare ciò che vogliono. E siamo ad Arezzo, dove nessun consigliere percepisce emolumenti di sorta. Pensa te i consigli nazionali cosa possono essere e quale considerazione possono avere di se stessi: semidei, appena sotto, ma di poco, a quelli del governo. Forse non c'hanno la pensione, pardon, l'indennità.
D'altronde basta leggere il bilancio del CNA per capirlo o almeno intuirlo: 400.000 euro all'anno per una rivista mai vista. Si vede che avranno perso il mio indirizzo, anche la mail, quella che mi hanno dato loro.
Più sali di livello e più gli apparati sono autoreferenziali. Sono state parzialmente colpite le province per dare un contentino al popolo incazzato che voleva il sangue, colpendo l'anello più debole. Ma il resto è intatto.
La riforma delle professioni è una farsa, infatti non resta che riderci sopra. Una finta liberalizzazione in perfetto stile europeo: dobbiamo stare sul mercato ma alle condizioni dettate dall'alto e da chi non è stato neppure eletto e da chi non ha mai fatto la professione ma, al amssimo, il cosìdetto "Gran commis". I tecnici che tutto sommato valgono meno dei politici, i tecnici che fanno le leggi e poi ce le fanno controllare, nel caso non ci avessero fatto male a sufficienza. Siamo nel surreale estremo.
Noi continuiamo a fare la nostra parte, hai visto mai? C'è sempre la possibilità del "cigno nero".
Ciao
Piero

Unknown ha detto...

Purtroppo è vero. Moltissime istituzioni si possono soltanto rottamare perché i cittadini (o nel nostro caso gli architetti) non hanno la possibilità effettiva di controllo.